La Procura di Palermo indaga su deputato di Forza Italia

Antonio Mormino, vice-presidente della commissione Giustizia, sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa

Il fascicolo aperto sulla base delle dichiarazioni di Giuffré
Bondi: "Solidarietà e pieno sostegno al nostro parlamentare"

Avv. Antonio Mormino, Termini Imerese (Palermo) PALERMO - Antonio Mormino, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, deputato di Forza Italia e relatore del provvedimento sull'indulto, è indagato per "concorso esterno in associazione mafiosa", sulla base delle accuse del pentito Antonino Giuffré. Dalla procura di Palermo sarebbe partito un avviso di garanzia ma il deputato ha deciso di andare spontaneamente dai pubblici ministeri palermitani e, accompagnato dal figlio avvocato, si è presentato al palazzo di giustizia.

Al palazzo di Giustizia di Palermo nessuno vuole entrare nel merito della vicenda, tanto meno vuole farlo il procuratore capo Pietro Grasso che però, dopo appena due giorni, è costretto ad interrompere le vacanze per tornare dietro la sua scrivania. Parla, restando anonimo, un suo aggiunto: "L'iscrizione nel registro degli indagati avviene quando ci sono elementi che rendono necessaria un'indagine per verificare qualcosa".

Il pentito Giuffré ha raccontato che la candidatura di Mormino, avvocato di noti boss mafiosi, rientrava tra quelle sponsorizzate da Provenzano. La tesi della Procura è ora che dopo queste dichiarazioni non si poteva fare altro che aprire un fascicolo. "Non è un fatto di valutazione del merito - ha detto ancora il magistrato trinceratosi dietro l'anonima - ma è in funzione del principio di obbligatorietà dell'azione penale. Se c'è una notizia che può costituire un reato allora c'è la necessità di svolgere indagini. Anzi, il pubblico ministero ha l'obbligo di farlo".

E la vicenda palermitana ha, ovviamente, avuto una sua eco in Parlamento con Forza Italia schierata come un sol uomo a difesa del suo deputato. E' Sandro Bondi, portavoce degli azzurri, ad esprimere a Mormino la "piena solidarietà" del partito e ad augurarsi che "tutte le forze politiche, indistintamente, sentano il dovere di prendere la parola per mettere fine a questo stillicidio di notizie di presunte rivelazioni che gettano discredito sull'intero Parlamento e sulla reputazione di uomini politici noti per la loro rettitudine e onestà". Il portavoce di Forza Italia ritiene quindi che "a questo punto anche la commissione parlamentare Antimafia abbia il dovere di intervenire per fare piena luce su quanto accade".

"L'avviso di garanzia, di cui abbiamo notizia soltanto dalla stampa, recapitato all'onorevole Mormino - ha affermato Bondi - getta un'altra luce preoccupante sulla sequela di presunte rivelazioni di alcuni pentiti, che, per le modalità in cui avvengono, fanno strame del buon senso e delle leggi che regolano e disciplinano puntualmente le deposizioni dei pentiti". "All'onorevole Mormino - ha proseguito Bondi - va la piena solidarietà e il convinto sostegno di Fi per la sua figura di galantuomo, da tutti riconosciuta, e per l'impegno profuso in Parlamento sul fronte della modernizzazione dell'apparato giudiziario e a favore di misure di carattere umanitario a garanzia dei diritti fondamentali di ogni cittadino, impegno che raccoglie un ampio consenso fra le forze politiche di maggioranza e di opposizione".

(tratto da " La Repubblica - 22 gennaio 2003 ")

 


MORMINO Antonio (detto Nino) Mormino_A@Camera.it
Nato
a TERMINI IMERESE (PALERMO) il 23 giugno 1938

Laurea in giurisprudenza; avvocato

Eletto con il sistema maggioritario nella circoscrizione XXIV (SICILIA 1)
Collegio: 5 - Cefalù
Lista collegata: ABOLIZIONE SCORPORO
Proclamato il 19 maggio 2001
Elezione convalidata il 6 marzo 2002
Iscritto al gruppo parlamentare: FORZA ITALIA dal 4 giugno 2001
VICEPRESIDENTE della II COMMISSIONE GIUSTIZIA dal 21 giugno 2001
II COMMISSIONE GIUSTIZIA dal 20 giugno 2001

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